Gianluca Morozzi, Spargere il sale



Spargere il sale

Radio e TV


  • Gianluca Morozzi al TG5 (23 febbraio 2011)

  • Servizio di Pier Damiano Ori al TG3 regionale (30 giugno 2011)

  • Gianluca Morozzi a Radio Toscana (23 marzo 2011)

  • Gianluca Morozzi a Radio 24 (Il cacciatore di libri, 26 marzo 2011)

  • Guarda l'intervista a San Marino RTV (22 luglio 2011)

  • Pagine: 168
    Isbn: 9788895865348
    Collana: Fernandel
    Data di pubblicazione: 10 febbraio 2011
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    Elena 1.0, Elena 2.0 e i tanti «strani modi per guadagnarsi da vivere»...

    Avete mai provato a chiedere un prestito a una finanziaria quando sulla vostra carta d’identità, alla voce Professione, c’è “scrittore”? Vi è mai capitato, a forza di piccole modifiche, di veder trasformato il vostro romanzo horror in un cartone animato natalizio? Vi siete mai innamorati della donna dall’olfatto più sensibile del mondo, voi che soffrite di tragici reflussi gastrici? Avete mai comprato un’auto da un’ex fidanzata rancorosa? Traslochi, tradimenti, Elena 1.0, Elena 2.0, e cinque macchine chiamate La Nave Scuola, La Scatoletta, Supercar, il Cesso, la Caffettiera e Il cavallo di Troia.
    Scatoloni, scatoloidi, una canzoncina misteriosa che nessuno sa riconoscere.
    Un coinquilino di nome Spurgo, una micia disposta a tutto per il tonno.
    La maledizione della band imprigionata in un eterno bis. I supersonici assoli del chitarrista triste. E una casa vuota in via John Lennon, le macerie di una storia sulla quale, finalmente, si può spargere il sale.
    Gianluca Morozzi
    Gianluca Morozzi è nato nel 1971 a Bologna, dove vive. Autore prolifico e estremamente generoso, per Fernandel ha pubblicato la sfilza di titoli che trovate più sotto. Di libri ne ha pubblicati quasi altrettanti per l'editore Guanda, a partire da Blackout (2004) e L'era del porco (2005).
    Anche se si considera il peggior chitarrista del mondo, suona e ha suonato in diverse cover band locali.
    Wikipedia gli dedica una voce piuttosto dettagliata.

    La quarta di copertina

    Quando entro in casa, la prima cosa che dico è Allora adesso ti piacciono, i Pink Floyd? Lei mi guarda storto, dice Cosa? Eh, dico io, Stai ascoltando The wall, voglio dire, quando stavamo insieme ti facevano schifo i Pink Floyd e adesso sei qua che ascolti The wall, voglio dire, evidentemente in tutta quella parte del tuo vissuto di cui non so niente c’è stata anche, come definirla?, un’accumulazione musicale di cui riconosco a Gelmo un certo merito, voglio dire, eh, evidentemente è stato più bravo di me a farti innamorare dei Pink Floyd, se adesso sei qui che ti ascolti The wall. Lei mi guarda fisso per cinque secondi, poi dice Deficiente, sto ascoltando la radio. Non faccio neppure in tempo a dire Oh!, che Confortably numb finisce e dalla radio in questione esce Hotel California degli Eagles, giusto per farmi capire che ho fatto un’altra bellissima figura. Tanto, una più, una meno...

    Rassegna stampa
  • «Ragazze lunatiche, trentenni imbranati, tanta musica…» (Sergio Rotino, L'informazione, 12 febbraio 2011)

  • «Il mio estro cresce sul sale…» (Lorella Bolelli, Il Resto del Carlino, 16 febbraio 2011)

  • «Morozzi sparge il sale…» (Corriere Romagna, 13 febbraio 2011)

  • «Un amore può essere classificato come se fosse una versione Mac OS X?» (Florinda Fiamma, «Mucchio Selvaggio», marzo 2011)

  • «È come il tuo migliore amico quando ti racconta la sua ultima batosta» (Roberta Zagolin, Radio Sherwood, 24 marzo 2011)

  • «Una profondità senza pesantezza che non appartiene a tanti» (Salvatore Barbieri, Corriere Romagna, 1 marzo 2011)

  • «Godibile dalla prima pagina all'ultima» (Gianluca Mercadante, «Pulp», maggio-giugno 2011)

  • «Quando il duttile Morozzi ritorna a Fernandel» (Francesco Della Torre, «Ravenna & Dintorni», 4 agosto 2011)

  • «Non ha mai perso la verve dei primi tempi…» (Luciana Cavina, Corriere di Bologna, 6 febbraio 2011)
    I fan della prima ora di Gianluca Morozzi ricordano con favore il suo esordio: quel Despero, pubblicato da Fernandel, che ha sorpreso per freschezza, vivacità e autoironia. Lo scrittore bolognese ha poi pubblicato altri fortunati romanzi e graphic novel, per la stessa casa editrice, e per Guanda ha conosciuto il successo del grande pubblico ma non ha mai perso la verve dei primi tempi. Così è anche per Spargere il sale, di nuovo per Fernandel. Il nuovo volume, in uscita mercoledì, a dire il vero non è proprio un inedito, in quanto raccoglie in buona parte racconti già pubblicati (anche online) o letti in trasmissioni radiofoniche. Gli stessi racconti, però, sono stati riveduti e corretti, mentre altri non si sono mai letti prima: è il caso, ad esempio, di Vita con Spurgo, cronaca amareggiata e divertita di un fallimento amoroso, che – come scrive l’autore in appendice – «è stato scritto nel 2008 per un’antologia che non ha mai visto la luce». Il paragone con gli esordi rende merito a Morozzi: quando si lanciò sul mercato era ancora un aspirante scrittore che dava alle stampe fiumi di pensieri, storie, fantasie che probabilmente – a giudicare da come sono esplosi, pieni di vita, sulle pagine – teneva chiusi nel cassetto: scorribande di giovani e poco promettenti musicisti, seduttori incalliti e spesso falliti, anime appassionate sconfitte dalla mediocrità circostante. Il coraggio non è cambiato, le storie sono diverse ma al centro c’è sempre quella generazione ancora non fagocitata dall’imperativo dell’immagine, che incontra i suoi simili, vince e sbaglia, ride e si scorna. Uguale è lo sguardo: ironico, disincantato. Simile lo stile: racconto ritmato a presa diretta. Merito anche alla Fernandel, piccola casa editrice ravennate già cresciuta, capace di individuare buoni autori e tenerseli stretti.

  • «Sorprende per freschezza e vivacità…» (Micol Argento, la Repubblica, 8 febbraio 2011)
    Gianluca Morozzi, scrittore bolognese, è uno degli autori italiani “giovani” più riconoscibile per stile, e più conteso dagli editori. Ha pubblicato oltre quattordici libri. Nel suo ultimo lavoro Spargere il sale(Fernandel) che raccoglie racconti, in parte già diffusi su web, ritorna più forte che mai la sua inconfondibile piega di autore “leggero”, il suo taglio umoristico, anche nel parlare, come aveva già fatto con il recente “Cicatrici”, di una storia d'amore su cui non resta, appunto, che “spargere il sale”. Elena 1.0, Elena 2.0, sono le soglie della storia d'amore che conduce la narrazione da una fase “pre-elenica” dello scrittore (da quando Elena nasceva, mentre lo scrittore era su banchi di scuola impegnato in un compito su Keplero) a quando il protagonista-scrittore si trova coinvolto a seguirla nei suoi traslochi, tradimenti, fino alla “Vita con Spurgo”, personaggio al limite che segna proprio il limite, la fine della storia. Segno distintivo della narrazione di Morozzi è il suo autobiografismo, caratteristica che pervade tutto il romanzo, calibrato al punto da restituire nei racconti, apparentemente slegati l'uno dall'altro, un unico filo conduttore. Compaiono cinque macchine chiamate La Nave scuola, la scatoletta, supercar, il Cesso, la Caffettiera e il Cavallo di Troia, un coinquilino di nome Spurgo, una micia disposta a tutto e la maledizione della Band imprigionata in un eterno bis, i supersonici assoli del chitarrista triste. Una casa vuota in via John Lennon, e le macerie infine della fine dell'amore. Spargere il sale è la cronaca amareggiata e divertita di questo fallimento, con cui l'autore ritorna a pubblicare con Fernandel, la casa editrice romagnola che sorprende per freschezza e vivacità e che ha scoperto, per prima, l'originale autoironia di questo autore. Il libro sarà in vendita in libreria il 10 febbraio, mentre il 16 sarà presentato alla Feltrinelli, in via de Mille 12/a, a Bologna.

  • I libri di Gianluca Morozzi pubblicati da Fernandel:

    I fumetti di Gianluca Morozzi pubblicati da Fernandel: