Novità in libreria

«Che gioia essere un’eccezione! Sentirmi fuori della regola, al di sopra della mandria, volontariamente sola e libera, diversa, un’altra cosa: me stessa!»

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A cent’anni dalla nascita del surrealismo, Pesce solubile (pubblicato nel 1924 insieme al Manifesto del surrealismo), contiene le prime esperienze di scrittura automatica

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«Perché proprio adesso pensava a quei frutti secchi dimenticati sugli alberi, e ai giorni lontani della sua stupida giovinezza?»

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Felice Venturi ha un dono, toccando un moribondo gli trasmette l’illusione di un lungo, radioso futuro in cui i suoi sogni si realizzano...

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«Cercavo la mia visione. Che diavolo avrei fatto nella vita? Sarei diventato come gli altri, rinunciando alle mie aspirazioni per accettare un impiego avvilente, frustrante, senza senso?»

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«Un conto alla rovescia da restare col fiato sospeso» (Il Mucchio Selvaggio)

«Una bugia che merita un centodieci e lode» (Repubblica)

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«Venne avanti una stranissima nostalgia e sentii che il tempo mi avrebbe tolto, una alla volta, tutte le cose alle quali tenevo»

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«Il desiderio della fusione di due esseri in uno, o di appartenenza intima a un altro essere, per quanto destinato a incontrare continue delusioni, ricompare di generazione in generazione quasi immutato nel vissuto di uomini e donne...»

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«In spiaggia è impossibile perdersi: ci si perde in pineta, si scompare nel mare, ma in spiaggia si vede sempre tutto, la spiaggia è un posto dove ci si vede»

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«Ognuno di noi lascia una traccia. Quando si cammina scalzi sulla spiaggia, sul prato bagnato, nel fango, i piedi imprimono un’orma. Dentro c’è la nostra biografia rara, anzi unica».

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«La notte lo sentì di nuovo. Si muoveva furtivamente lungo il perimetro della stanza, picchiettando il pavimento con le unghie che, lunghe e ricurve, sporgevano dalle zampe...»

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«Un divertente e coinvolgente gioco calviniano per lettori insaziabili» (Il Sole 24 Ore)

«Un meccanismo narrativo affascinante e coinvolgente» (Satisfiction)

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