Piersandro Pallavicini, Anime al neon


Anime al neon
Pagine: 144
Isbn: 9788887433234
Collana: Fernandel
Data di pubblicazione: aprile 2002



«Ti abbraccio. Non tormentarti il pisello. Non menartela troppo con Socialismo & Rivoluzione»

Nei sette racconti di Anime al neon i protagonisti indugiano sulla nuova soglia della maturità: soglia che si sta spostando da qualche parte tra i trentacinque e i quarant’anni. Su questo confine si voltano indietro a gettare uno sguardo su una vita di cui vogliono finalmente tirare le somme. Sguardo che è senza rabbia e senza rimpianti ma carico di sgomento: questi quasi quarantenni scoprono solo ora che le tessere del loro immaginario pop, delle loro poco appagate fantasie sessuali, dei loro egoistici rapporti familiari non si compongono a formare alcun disegno. Non c’è più un’età adulta, sembrano voler dire questi racconti, non c’è svolta: bisognerà allora cercare soltanto una nuova consapevolezza, dare altra benzina al proprio immaginario, scoprire definitivamente le carte del gioco proprio e altrui, ascoltando le voci del rimosso erotico.
Sette storie di provincia, fra omosessualità latente e trasgressioni di coppie apparentemente tranquille. Sette ritratti anticonformisti, piccanti e per nulla lamentosi della generazione neo-adulta di chi all'inizio del secolo aveva tra i trentacinque e i quarant’anni. Un tentativo riuscito di gettare uno sguardo sul mistero di una generazione sfocata.
Copertina di Manola Dettori.

Piersandro Pallavicini
Piersandro Pallavicini è nato nel 1963. Il suo primo romanzo (Il mostro di Vigevano, Pequod), è uscito con qualche scandalo e con ottime attenzioni della critica nel 1999. Da allora le uscite saggistiche, il lavoro sulle testate letterarie e la partecipazione ad antologie ne hanno confermato l’interesse verso la nuova letteratura italiana, sia come scrittore che come osservatore.
I suoi libri di maggior successo sono pubblicati da Feltrinelli: Madre nostra che sarai nei cieli (2002), Atomico Dandy (2006), Romanzo per signora (2012), Una commedia italiana (2014).

Come inizia


Sermide (Mn), 2 luglio 1999

Armando, vecchio rivoluzionario a vapore,
permettimi un abbraccio, per cominciare! E lasciamo perdere subito i mesi e mesi dall’ultima che ci siamo sentiti e i tre anni, forse, dall’ultima che ci siamo visti. Perché, qui, se partiamo con l’operazione regrets and nostalgia io non lo so se mi riesco a salvare. Immaginati: la pianura più piana del mondo; dal terrazzino del mio due stelle (Hotel Vegas, senti che pretese!) mi corre lo sguardo per chilometri su campi e campi; e campi; e canali d’irrigazione; e casali con parsimonia sparsi; ah, e vedo la ferrovia che si perde nell’umidità; uh, e vedo la torre dell’acquedotto; e sentile!, le cicale; e il paesello, qui giù, conta abitanti cinquemila; e se escludi il bar rimodernato qua nell’“hotel”, e l’altro coi tavolini ancora in formica e ferro cromato nella piazzetta della stazione, qui è Il Nulla. Capisci, Armando? Eh, señor revoluçionario a pedali? Il fatto è che qui, se cedi anche solo un nonnulla alla malinconia, può essere la fine… Un niente, e ti ritrova un ragazzino, mesi dopo, arpionandoti con la sua cannetta di bambù in un canale, al posto dei pescigatto fangosi. [...]

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