Eraldo Baldini, Faccia di sale


Faccia di sale
Pagine: 144
Isbn: 9788898605668
Collana: Fernandel
Data di pubblicazione: 5 ottobre 2017
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«È un lavoro immane trasportare una città intera, sembra impossibile che si riesca a finire mai».


È l’anno del Signore 1699 e il progetto di ricostruire una nuova città sul mare è stato finalmente realizzato. Sul luogo in cui sorgeva quella vecchia rimane solo la cattedrale, la chiesa di Nostra Signora delle Acque, sentinella solitaria della memoria e di terreni ormai vuoti e impaludati.
Luigi Derigo ha seguito ogni fase dei lavori. Ha visto demolire e sorgere case, ha convinto la sua gente a lasciare quella terra ormai preda degli acquitrini e delle febbri, per spostarsi sulla nuova linea di costa. A lui è toccato occuparsi dei vivi e preoccuparsi dei morti, per garantire loro degna sepoltura nella cripta della cattedrale. Ma proprio la notte prima di trasferirsi Derigo viene a conoscenza di un’orribile verità. Picchiato, sfigurato e creduto morto, viene buttato nella cripta, dove si risveglierà per iniziare un percorso prima di dolore e di terrore, poi di lenta guarigione del corpo, di vendetta e infine di risanamento dell’anima.
Con il sopraggiungere del Secolo dei Lumi inizia dunque il suo lungo viaggio dentro le tenebre della solitudine, della follia e dell’odio, fino a una “rinascita” a cui giungerà anche grazie all’aiuto di zi’ Pachina, una vecchia fattucchiera che conosce il cuore degli uomini.

Faccia di sale è una cruda parabola sul lato oscuro presente in ognuno di noi, e sulla necessità di far trionfare la luce.

Un breve estratto


«La pineta è un bastione basso e nero. Tutta la luce che c’è sembra ormai venire dagli innumerevoli mucchi alti e bianchi del sale.
Non mi sono ancora abituato, guardando verso levante, alla vista dei campanili della Città Nuova. Mi ci vorrà tempo. E laggiù, tranne qualche veloce puntata, posso dire di non esserci ancora stato, perché dirigere una delle squadre che demoliscono vuol dire rimanere sempre qui con loro nel sito vecchio.
Non mi sono ancora abituato, guardando verso levante, alla vista dei campanili della Città Nuova. Mi ci vorrà tempo. E laggiù, tranne qualche veloce puntata, posso dire di non esserci ancora stato, perché dirigere una delle squadre che demoliscono vuol dire rimanere sempre qui con loro nel sito vecchio.
Sarà così strano, fra qualche settimana, abbandonare questo posto. Però, allora, questo sarà veramente solo un posto, e niente più. L’erba, la salicornia e le canne cresceranno su quelle che sono state strade, gli animali faranno le loro tane dove noi abbiamo mangiato e dormito.
Sarà così strano, sì. E forse anche un po’ doloroso. Ma di quei dolori lenti e dolciastri, tristi ma non lancinanti, quei dolori di cui poi, anche se non del tutto, ci si dimentica [...]».
 Eraldo Baldini
Eraldo Baldini è nato a Russi (Ra) e vive a Ravenna. Nei suoi romanzi ha saputo coniugare “gotico rurale”, noir e horror in una vena originale. Fra i suoi libri più recenti ricordiamo: Nebbia e cenere (2004), L’uomo nero e la bicicletta blu (2011), Gotico rurale (2012), Nevicava sangue (2013), tutti pubblicati da Einaudi e tradotti in diverse lingue. Il suo sito è eraldobaldini.it


Rassegna stampa

  • la rivista «Ex Libris» (ora in versione online) ripubblica la recensione di Giampiero Rigosi a Faccia di sale uscita nel 1999 (ma sempre attuale) (2 luglio 2019)



  • I libri di Eraldo Baldini pubblicati da Fernandel: