Marialuisa Amodio, La ragazza senza coda


La ragazza senza coda

Radio e Tv


  • Intervista a “Il posto delle parole” (Livio Partiti, 19 aprile 2018)

  • Intervista a Musa Tv (25 luglio 2018)

  • Pagine: 256
    Isbn: 9788898605743
    Collana: Fernandel
    Data di pubblicazione: 22 marzo 2018
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    «Bambina mia, ricorda: non fidarti di nessuno, perché il miglior amico è il peggior nemico»


    Queste sono le parole d’addio della nonna quando spedisce Delia a vivere da una zia, in un’altra città, lontano dalla madre, dagli amici e dalla sorella, che la piccola ama con la devozione disperata dei bambini cresciuti nelle famiglie senza amore. Parole per Delia incomprensibili, così come le ragioni del suo allontanamento.
    Ma negli anni successivi Delia si fiderà di tutti, tenacemente: viaggerà molto, si sposerà e andrà a vivere in Australia. E anche se è convinta di aver troncato ogni rapporto con la famiglia d’origine, questo legame oscuro continuerà a dolerle come un arto fantasma, come la coda mozzata di una lucertola o di un topo. La razionalità e l’affetto del marito solo in parte potranno aiutarla ad addomesticare il passato: la nonna maciara, la strega del paese, che somministrava punizioni corporali come fossero medicine; la madre confinata nell’infanzia da un danno subito alla nascita; i giochi che facevano da bambini, prove generali per la vita adulta in un mondo chiuso e violento. Quel passato non l’abbandona, come l’immagine di un incubo non smette di generare angoscia.
    Delia torna a Matera dopo vent’anni, ritrova sua sorella Silvia e i vecchi amici, Michele, Rosa, Uccio. Sono tutti lì, con le loro vite sprecate e vissute male. Sono tutti lì, tranne Tommaso. Delia non ricorda la sua fine terribile, non ricorda nulla di quell’estate lontana, finché dalla geografia distorta della memoria emerge una verità dolorosa che nel far luce brucia e distrugge, e forse, finalmente, libera.

    Il romanzo ha vinto il premio della giuria "Liborio Guccione" all’edizione 2019 del Premio letterario Grotte della Gurfa di Alia (Pa)
     Marialuisa Amodio
    Marialuisa Amodio è nata a Matera e vive a Bracciano con un marito e due gatti. Ha studiato antropologia e lavora come traduttrice. Ha pubblicato i romanzi Al buio non parliamo delle stagioni (Albus Edizioni, 2010) e L’era del Leviatano (La Penna Blu, 2012).


    Rassegna stampa

  • «La scrittura di Marialuisa ha una tale potenza narrativa che sin dalle prime pagine se ne percepisce la ricchezza» (Loredana Cilento, Mille splendidi libri, 22 marzo 2018)


  • «La forza strisciante dei ricordi» (Maria Sole Bramanti, Sul Romanzo.it, 22 marzo 2018)


  • «Una spirale di introspezione, dove gli incubi peggiori si intrecciano con la realtà» (Rossella Montemurro, Non solo libri tra i sassi, 7 aprile 2018)


  • «Le sensazioni vengono restituite al lettore in modo terso e palpabile: l’occhio che legge è immediatamente connesso al cuore della protagonista» (Annarita Celentano, mangialibri.com, 19 giugno 2018)


  • «Da bambina volevo essere maschio. Pensavo che avrebbe risolto molti miei problemi» (recensione di Laura Bassutti e intervista all'autrice, parliamodilibri.net, 16 settembre 2018)