Un Pinocchio di carne e nevrosi: e vissero tutti infelici e contenti?
Tutti conoscono la favola di Pinocchio, il burattino dissennato e bugiardo che si trasforma in un bambino saggio e buono. Ma che succede dopo? Come va a finire la storia quando il Pinocchio uguale a tutti noi cresce, studia, diventa uomo, trova un lavoro, mette su famiglia e affronta le responsabilità di ogni giorno? Chi nasce con un cuore di legno può davvero cambiare il suo destino? Nella tradizione delle riletture dell’opera di Collodi, ecco la parabola di una caduta, una favola noir dei nostri giorni che parla del predominio dei poteri criminali, dell’avidità, dello smarrimento e della fragilità dell’uomo contemporaneo. Geppetto, il Gatto e la Volpe, Lucignolo, il Grillo parlante tornano per raccontare una morale contraria che segna i limiti del vivere in questo mondo.
Pietro Spirito, giornalista e scrittore vive a lavora Trieste. Ha pubblicato saggi, racconti e romanzi. Tra gli ultimi Le indemoniate di Verzegnis (Guanda, 2000), Speravamo di più (Guanda, 2003, finalista al Premio Strega), Un corpo sul fondo (Guanda, 2007, dal quale il regista Fredo Valla ha tratto il film “Medusa. Storie di uomini sul fondo”), Il bene che resta (Santi Quaranta, 2009), L’antenato sotto il mare (Guanda, 2010).
Nadia Zorzin, graphic designer e illustratrice, triestina di origine, vive e lavora nella campagna udinese. Per anni ha raccontato di sé su pagine di agenda che venivano poi scansite e inserite in un blog in cui si firmava Solo_in_linea, per il tratto continuo che caratterizzava i suoi disegni. Una serie di queste vignette è diventata il libro-diario di una maternità, ma-mma (Untitl.ed, 2008).