Claudio Guardigli, Paola Novara, Tito Menzani, I Rasponi fra Mezzano e Savarna

Economia, insediamenti e genealogie nel territorio a nord-ovest di Ravenna (secc. XV-XIX)


I Rasponi fra Mezzano e Savarna
Lo stemma della famiglia Rasponi
Pagine: 264
Formato: cm 17 × 24
Collana: Fernandel Scientifica
Data di pubblicazione: 1 giugno 2011

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Nell’ambito dell’aristocrazia romagnola, la famiglia dei Rasponi è sicuramente una di quelle che ha goduto di maggior visibilità, fortuna e prestigio, tanto da rimanere per secoli al centro delle vicende politiche ed economiche del Ravennate. Seguendo i percorsi dei singoli rami di questa complessa genealogia, si intercettano le principali svolte del territorio ravennate, dalla dominazione veneziana all’influenza pontificia, dalla grande bonifica gregoriana alla redditizia coltivazione del riso, dalla comparsa dei primi borghi bracciantili alla diffusione delle idee repubblicane e socialiste. In questo volume si mettono a fuoco le dinamiche che – tra Quattrocento e Ottocento – hanno interessato una porzione del forese, e cioè l’area che oggi corrisponde alla circoscrizione di Mezzano, la quale, oltre a quest’ultima località, comprende alcuni altri insediamenti, come Savarna, il cui retroterra storico è particolarmente ricco. Qui, in età moderna, i Rasponi hanno costruito una buona parte del proprio potere politico ed economico, mediante un ampliamento dei possedimenti fondiari, la creazione di una rete di relazioni pubbliche ed istituzionali, il mantenimento di gruppi di uomini armati al proprio servizio, e la costruzione di edifici di prestigio, quasi sempre nati come roccaforti militari, poi ingentilite in residenze di campagna.
Da una paziente e meticolosa ricerca negli archivi ravennati, emerge uno spaccato di lungo periodo con numerosi elementi di novità. I Rasponi sono analizzati alla luce di un approccio interdisciplinare, in cui la storia socio-economica si compenetra con quella dell’architettura, con l’apporto di quasi un centinaio tra mappe geografiche e illustrazioni, in massima parte inedite. Impreziosisce ulteriormente il volume una genealogia straordinariamente ricca relativa ai Rasponi, frutto di dieci anni di ricerche anagrafiche, la quale chiarisce i legami parentali fra più di mille individui in oltre cinque secoli di storia.

Claudio Guardigli nasce nel 1970 da secolare famiglia romagnola. Dopo gli studi a Ravenna e all’università a Bologna segue dei corsi post-universitari a Bologna, Sheffield e Milano, per ritornare poi nella sua città natale come docente di scuola secondaria. Fin da piccolo appassionato di storia e genealogia, dedica a queste ricerche gran parte della sua giornata non lavorativa. Insieme ad alcuni amici ha fondato l’associazione culturale Le Cinque Stagioni, che si occupa di diffondere a un più vasto pubblico storia e letteratura.

Tito Menzani è docente a contratto di Storia dell’impresa all’Università di Bologna, sede di Rimini. Si occupa principalmente di temi di storia economica, pur se con significativi apporti di storia sociale e istituzionale. Collabora stabilmente con varie Fondazioni e Istituti culturali, fra i quali l’Istituto storico della Resistenza di Bologna (Isrebo), di cui è vicepresidente, e con diverse riviste scientifiche, italiane e internazionali, come «Memoria e Ricerca», «Storia e Futuro», «Enterprise & Society» e «Modern Italy». Fra le sue pubblicazioni: La cooperazione in Emilia-Romagna. Dalla Resistenza alla svolta degli anni settanta, Il Mulino, 2007; Le bonifiche in Romagna. La realizzazione del Canale in destra di Reno (secc. XVIII-XX), La Mandragora, 2008; Il movimento cooperativo fra le due guerre. Il caso italiano nel contesto europeo, Carocci, 2009.

Paola Novara è nata e vive a Ravenna. I suoi interessi sono rivolti principalmente allo studio della storia e dell’archeologia di Ravenna e della Romagna. Ha condotto ricerche sfociate nella pubblicazione di numerose monografie e di contributi editi su riviste specializzate e su studi miscellanei. Da qualche tempo ha indirizzato il suo interesse al Medioevo ravennate, tema al quale ha già dedicato la pubblicazione di uno studio riguardante i monasteri della città e del territorio e di diversi interventi dedicati agli edifici di culto esistenti in Ravenna nell’alto e nel pieno Medioevo.