Giovanni Pannacci, La donna che vedi


La donna che vedi

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  • «Un romanzo agile per una storia piena di misteri» ("Tu, io e Proust", trasmissione libraria di Icaro.tv, 30 novembre 2018)

  • Pagine: 168
    Isbn: 9788898605996
    Collana: Fernandel
    Data di pubblicazione: 16 maggio 2019
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    «Trova la porta del tuo dolore e passaci attraverso. La felicità si nasconde sempre dietro la cosa che ci fa più paura»




    Il booktrailer realizzato dall'autore

    Quanto abbiamo dovuto lottare per diventare chi eravamo destinati a essere?
    E ci siamo riusciti davvero o abbiamo tradito la nostra natura?
    La donna che si fa chiamare Myriam Labate sa già, fin da adolescente, che dovrà affrontare sfide difficilissime per poter diventare ciò che è.
    Dopo il liceo fugge in Inghilterra, con un nuovo nome e una nuova identità. Quando torna in Italia è una donna affascinante con un prestigioso master in Business Administration. Qui diventa direttore commerciale della casa farmaceutica fondata dall’eccentrico industriale Diktus Winter, che – una volta scoperto il segreto di Myriam – decide di proteggerla. Per dieci anni Myriam si dedica al lavoro ma, inaspettatamente, poco prima di morire Winter la licenzia senza alcuna spiegazione.
    Ora è davvero sola, senza famiglia, senza amici e senza una relazione stabile. L’unica persona che sembra mostrarle interesse è Said, lo spacciatore che le vende marijuana. Grazie a lui Myriam entra in contatto col mondo della Ferriera, un quartiere industriale dismesso e malfamato che, a quanto pare, frequentava anche Diktus Winter, il quale, proprio alla Ferriera e con l’aiuto di Said, aveva costruito un laboratorio farmaceutico clandestino. C’è un legame fra la misteriosa droga che Winter avrebbe sintetizzato e gli stati confusionali in cui Myriam precipita e che riportano alla luce i fantasmi del suo passato?
    La donna che vedi è la storia di una lunga metamorfosi, di un percorso che consentirà a Myriam di trasformarsi finalmente nella donna che era destinata a essere.


    Giovanni Pannacci
    Giovanni Pannacci vive fra Rimini e Città di Castello, insegna lingua italiana agli stranieri e si occupa di certificazioni linguistiche. Per l’editore Giulio Perrone ha pubblicato Siamo tutte delle gran bugiarde. Conversazione con Paolo Poli (2009) e il romanzo La canzone del bambino scomparso (2012). Per Fernandel ha pubblicato i romanzi L’ultima menzogna (2016) e Noi siamo qui (2021).

    Rassegna stampa
  • «Chi è Myriam Labate? La risposta arriverà leggendo pagina dopo pagina questo intrigante romanzo» (Luca Bonatesta, clubghost.it, 17 maggio 2019)

  • «Splendido sin dalla copertina il nuovo romanzo di Giovanni Pannacci, dal ritmo serrato, avvincente e mozzafiato» (Gabriele Ottaviani, convenzionali.com, 23 maggio 2019)

  • «Niente e nessuno è ciò che sembra» (Marco Scarlatti, Sul Romanzo.it, 24 maggio 2019)

  • «Una storia che affonda le sue radici più profonde nella conoscenza di se stessi» (Loredana Cilento, millesplendidilibri, 29 maggio 2019)

  • «La storia di una lunga metamorfosi, di un percorso epifanico che permetterà alla protagonista di accettare il dolore, passarci attraverso e risorgere...» (Gaia Matteini, «Corriere Romagna», 31 maggio 2019)

  • «La dottoressa Myriam Labate è importante, occupa un’ottima posizione manageriale, è bellissima. Ma si è costruita intorno un guscio protettivo, una formale freddezza che tiene a distanza gli altri. Quali “altri” e per quale motivo?» (Federica Belleri, liberidiscrivere.com, 8 giugno 2019)

  • «Una scrittura elegante per una storia in continua metamorfosi» (Gianni Agostinelli, «Il Messaggero», 20 giugno 2019)

  • «Vale la pena leggerlo questo romanzo, per scoprire cosa cela l’altra metà del viso che domina la suggestiva copertina» (Alessandra Farinola, mangialibri.com, 15 luglio 2019)

  • «Trascinante parabola sugli ostacoli che è spesso necessario superare per arrivare a essere davvero noi stessi» (Giorgia Roveri, libriealtroinliberta.com, 21 luglio 2019)

  • «Tra vecchie e nuove identità» (Giuseppe Raudino, rivistagradozero.com, 2 agosto 2019)

  • «Forse il primo passo è accettarsi. Forse è proprio questo il messaggio alla base del romanzo. Perché La donna che vedi è prima di tutto un percorso di accettazione» (Stefano Bonazzi, Il loggione letterario, 29 gennaio 2020)


  • I libri di Giovanni Pannacci pubblicati da Fernandel