Andrea Fiorenza, Ti lascio per ultimo


Ti lascio per ultimo
Pagine: 224
Isbn: 9788832207545
Collana: Fernandel
Data di pubblicazione: 16 giugno 2023
Leggi come inizia


Dopo una lunga detenzione in un carcere di massima sicurezza, il brigante calabrese Giuseppe Musolino, “il re dell’Aspromonte”, come viene chiamato, è dichiarato folle, e in un giorno di gennaio del 1916 viene tradotto nel manicomio criminale di Reggio Emilia. Nel gabinetto scientifico dell’istituto il direttore della struttura sottopone il nuovo arrivato a esperimenti e prove per dimostrare che Musolino merita di essere trasferito nel manicomio civile di Reggio Calabria, vicino alla sua gente, perché «la vera ingiustizia è una giustizia separata dalla carità».
Ma il caso gioca le sue carte e dal passato dell’infermiere Domenico, il giovane che si occupa personalmente del prigioniero, emergono alcune circostanze che riaccenderanno in Musolino un desiderio di vendetta mai sopito.
Ti lascio per ultimo, la minaccia che il brigante indirizza al giudice che gli infligge ventun anni di carcere per un crimine che Musolino giura di non aver commesso, è un romanzo che intreccia elementi di fiction ad accurate ricerche storiche. In questo noir claustrofobico la vita del brigante, ormai venata di lucida follia, quella del direttore, il dottor Monardi, un uomo alla ricerca delle verità nascoste nel suo passato, e quella di Domenico, l’infermiere che nonostante tutto non riuscirà a sfuggire alla tremenda guerra in corso, restituiscono al lettore una versione più ampia dei termini che usiamo per indicare follia e normalità.
Un romanzo storico caratterizzato dall’accuratezza della ricostruzione e dallo spiccato taglio psicologico dei personaggi.
(Copertina di Stefano Bonazzi)

Andrea Fiorenza è saggista e romanziere. Ha esordito nel 2013 con il romanzo L’elefante nel salotto (Fernandel), secondo posto al premio Giovane Holden. Ti lascio per ultimo (Gallucci, 2014) ha ricevuto un riconoscimento speciale alla XII edizione del premio Corrado Alvaro. Il romanzo storico Sospesi è stato segnalato dalla giuria al premio nazionale di letteratura di Calabria e Basilicata (2015).


Come inizia

Una massiccia pendola di mogano batté il tocco delle cinque. Il dottor Monardi, il direttore del manicomio, ascoltò fino alla fine e poi volse lo sguardo verso il professor Germani. L’uomo, un settantenne rubicondo e ossuto, sorseggiava il brandy da un grosso bicchiere a coppa e si arricciava di continuo i baffi cespugliosi. Assomigliava più a un profeta che al vecchio decano della facoltà di psichiatria. Era arrivato in manicomio da una decina di minuti e se ne stava seduto sulla poltrona di velluto marrone, con il capo tra le grosse tende di broccato serrate alle sue spalle e gli occhi che giravano nel vuoto.
«Domani mattina ad accogliere Musolino ci sarà anche un giornalista» disse il direttore entrando subito in argomento. Dal carcere di Portolongone gli arrivava il brigante Musolino. Dopo quindici anni di detenzione durissima l’uomo era stato destinato a trascorrere l’ergastolo nel suo manicomio criminale. Si sedette a un tavolo rettangolare ingombro di carte, fascicoli e registri e dopo averli sistemati uno sopra l’altro aggiunse: «Non è un criminale qualsiasi, ma piuttosto un personaggio controverso che ha dominato per anni, con le sue gesta, le pagine dei giornali. Perfino Giovanni Pascoli si è interessato a lui, dedicandogli un’ode».
«Già. Ha incarnato il ruolo dell’eroe leggendario che si erge sopra la giustizia e detta la sua legge» disse il professore. «Il difensore di quel Meridione d’Italia che si sente abbandonato e tradito dallo Stato. Molti studiosi, da quando è stato catturato, hanno cercato di comprendere la sua mente sottoponendolo a esperimenti e ricerche. Folle diventato criminale o criminale in seguito divenuto folle? Il Lombroso lo considera un criminale nato. Tu cosa ne pensi, Federico?» [...]

Rassegna stampa
  • Fra le letture consigliate da «Leggere tutti» (luglio 2023)


  • «La storia del famoso brigante Musolino ricostruita tramite una approfondita ricerca, grazie a documenti, testimonianze, indagini» (Zebuk, 1 settembre 2023)


  • I libri di Andrea Fiorenza pubblicati da Fernandel: